Quercus robur

Quercus robur
Quercus robur
Quercus robur

Tipologia

Alberi

Nome comune
Farnia


Famiglia
Fagaceae


Tag

    Habitus

  • Alberi

    Certificazioni

  • D.Lgs 386/2003

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Caratteristiche botaniche

La Quercus robur è un grande e maestoso albero deciduo, a crescita media, longevo, raggiunge i 30 metri di altezza. Tronco piuttosto corto, rami robusti, chioma espansa. Corteccia grigio-marrone fessurata in piccole placche. Foglie da ovate ad oblunghe, lunghe fino a 15 cm, verde scuro, con 4-5 lobi per lato, arrotondati. Le foglie sono caratterizzate dal picciolo molto corto (sessili) e base fogliare auricolata. In autunno si colorano di giallo bruno e restano secche sulla pianta per molto tempo. Pianta monoica con infiorescenze maschili in amenti gialli e femminili insignificanti, separate ma sulla stessa pianta. Frutti: ghiande ovoidali singole o a mazzetti di 2-3, su lungo peduncolo sottile.

 

Caratteristiche agronomico-ambientali

E’ la quercia più diffusa in Europa, presente nella penisola soprattutto nella zona settentrionale e centrale. Soprattutto nelle piane alluvionali e nelle valli umide con falda freatica alta, in boschi con terreni fertili e profondi, anche molto umidi ma privi di ristagno idrico, con preferenza per i terreni acidi. Formava insieme al carpino bianco le foreste naturali che ricoprivano la pianura padana, nell’associazione vegetale chiamata Quercus-carpinetum. Resiste alla siccità e all’inquinamento.

 

Utilizzo

La Quercus robur è poco usato in giardino. Impiegato come pianta isolata o a gruppi nei parchi. Interessante l’utilizzo nel verde urbano, anche per viali. Per la rinaturalizzazione di zone incolte, dimesse, in pianura e collina su suoli freschi. Fa parte delle specie autoctone o naturalizzate previste nel PSR 2014-2020 della Regione Veneto per la costituzione di siepi campestri, fasce tampone o boschetti.

 

Origine

Europa, Caucaso, Asia occidentale, Africa settentrionale.